Flu Plus: Top 10 Wine Women Influencer
Chi sono le donne più influenti nel mondo del vino in ordine di Engagement Rate su Instagram?
Con il supporto della nostra piattaforma proprietaria Flu Plus, abbiamo realizzato una classifica dedicata alle donne del vino.
La classifica che proponiamo è basata sulla percentuale di Engagement Rate ottenuta dalle Influencer del Vino su Instagram.
Il dato analizzato è l’ER% su Instagram: con il 12,72% di Engagement Rate Claudia Maremonti si posiziona al primo posto, al secondo troviamo Alda Fantin (6,20%) seguita da Arianna Vianelli (5,12%).
I follower sono equamente al 64% uomini e donne al 34%.
INTERVISTA AD ALDA FANTIN, Carlotta Salvini E SARA PIOVANO
1.Qual’è secondo te il modo più semplice per avvicinare le persone al mondo del vino attraverso i social?
Alda: Un approccio costruttivo, lineare e immediato, fatto di divertimento e tanta passione, per poter coinvolgere un pubblico giovane la cui curiosità di interagire con il mondo enologico non ha mai conosciuto simili livelli prima d’ora. Amo ascoltare il vino e divulgarne le storie, ma soprattutto amo berlo e condividerlo. Su Instagram racconto la mia vita e come il vino si intreccia con essa, senza troppi tecnicismi ed enosnobbismi, perché credo che il modo migliore per avvicinare nuove persone a questo settore sia renderlo più comprensibile.
Carlotta: Cerco di trasmettere le sensazioni di un vino o raccontare un territorio attraverso un linguaggio semplice tralasciando i tecnicismi e mettendo in risalto le emozioni. Da circa due anni ho iniziato ad utilizzare i miei canali in chiave divulgativa, informativa, ho sentito il bisogno di aprire uno spiraglio nel mondo del vino che non fossero i soliti discorsi autoreferenziali, cercando di creare contenuti accessibili, trattando argomenti che molto spesso a primo impatto potrebbero risultare poco fruibili per chi è un appassionato non professionista del settore.
Sara : I social sono spontaneità, la parola ed il contatto quotidiano che abbiamo direttamente con le persone che ci seguono. Hanno il vantaggio di trasmettere e far vedere in diretta tutto ciò che di bello può offrire il mondo del vino ed è per questo che secondo me, la chiave di tutto sta nella spontaneità del contenuto indipendentemente dalla sua natura. Che sia un produttore, che sia un sommelier, un critico o semplicemente un appassionato a parlare (in questo caso a pubblicare) l’importante è che nelle parole e nei contenuti che vengono fatti ci sia un’emozione provata, un’esperienza vissuta e sentita.
Mi sono accorta che dall’altra parte dello schermo questo viene sempre percepito ed è per questo motivo che non condivido la pubblicazione di contenuti costruiti, impostati e predefiniti; non li ritengo efficaci. Il mondo del vino non ha bisogno di questo, il mondo del vino è ricco di persone che hanno molte cose da raccontare, di persone che attraverso il racconto della loro quotidianità, come d’altronde faccio anche io sui miei canali, riescono ad incuriosire e far appassionare molte persone.
2.Che rapporto hai con la tua community?
Alda: Un rapporto che è innanzitutto umano, seppur digitale. Ho avuto spesso il piacere di incontrare persone della mia community e con molti di loro ho stretto bellissime amicizie e solidi legami lavorativi. Dietro tanti username ci sono figure professionali del panorama italiano ed estero che ruotano attorno al mondo del vino: produttori, enologi, sommelier, giornalisti, colleghi comunicatori, agenzie pubblicitarie, professionisti del settore e appassionati enoici. È una relazione bidirezionale in cui si continua a studiare, apprendere e aggiornarsi. A volte si insegna e spesso si impara.
Carlotta : Mi piace molto interagire con la mia community ( con gli “amici vinosi” ), cerco di essere sempre disponibile ogni volta che mi viene chiesto un consiglio su un vino da scegliere, una cantina da visitare, un libro da leggere.
Sara : Ho sviluppato la mia community giorno dopo giorno, girando e frequentando il mondo del vino. Con molti di loro sono legata da un rapporto di amicizia, di lavoro o di una semplice esperienza vissuta assieme. Ho un rapporto di scambio, in cui spesso sono la prima a chiedere e seguire i consigli che mi vengono dati e cerco di essere la spalla su cui contare quando si parla o si ha bisogno di consigli riguardanti il settore.
3.Quali sono gli aspetti del mondo del vino che più ti piace raccontare e far scoprire ai tuoi followers?
Alda: Tutti gli aspetti legati all’enoturismo. Viaggiare, toccare con mano il terreno da cui nasce la vite e confrontarsi con altre persone credo sia il modo migliore per capire quanta storia, quanta passione, fatica e dedizione possano esserci all’interno di un calice. La comunicazione visual vale più di tante parole e così visite in cantina, vigneti, vendemmie, fasi produttive, imbottigliamento, eventi e degustazioni diventano momenti da veicolare attraverso uno storytelling che sappia raccontare ed emozionare. Si sa, il vino, come il cibo, è un piacere che va condiviso.
Carlotta: Quando racconto un vino parto sempre dal contesto territoriale, l’Italia è unica al mondo per l’immensa varietà di paesaggi, vitigni, cantine da scoprire e da visitare. Inoltre mi piace sfatare i luoghi comuni sul vino, che viene spesso associato ad un consumo per pubblico adulto ed elitario; attraverso l’educazione alla cultura del vino si può certamente coinvolgere anche le generazioni più giovani ad un consumo consapevole e responsabile. Parlo molto anche di corsi di formazione, di lavoro nel vino e di sbocchi professionali ed in merito a questo sto lavorando ad un progetto per un corso online che uscirà entro fine anno.
Sara : Dietro al mondo del vino si nascondo storie di tradizione, innovazione, povertà, ricchezza, territori e molto altro che non si finisce mai di imparare e di ascoltare, ma sicuramente gli aspetti che più mi piace trasmettere sono le emozioni, la possibilità di scambio e di conoscenza che il mondo del vino può offrire. Io sono arrivata a conoscere ed incontrare persone dall’altra parte del mondo grazie al vino e per me, questa è vita. L’entusiasmo che questo settore mi crea in tutti i suoi aspetti è qualcosa di unico e mi viene molto naturale cercare di trasmetterlo attraverso i social per coinvolgere e far appassionare sempre più persone. Altro aspetto da non sottovalutare, è sicuramente quell’infinita curiosità di degustare e capire cosa si nasconde dietro ad ogni bottiglia, è una sensazione incontrollabile che si autoalimenta come una droga.
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