Sleep Influencer: intervista a Simona Cortopassi di The Good Nighter
Lo stress, la vita frenetica, ma anche una cattiva alimentazione sono fattori che possono influenzare il buon riposo.
Su questa scia, a partire dagli USA, si è sempre più diffuso un nuovo trend che vede nascere la figura dello sleep influencer o sleep coach: un professionista che fornisce tutti gli strumenti per dormire bene e per educare le persone ad ascoltare le proprie esigenze, insegnando quanto un buon riposo sia fondamentale per il proprio benessere.
Per scoprire cosa si cela dietro a questo nuovo mondo abbiamo intervistato la prima sleep influencer italiana, Simona Cortopassi, giornalista esperta di salute e benessere, ideatrice del progetto The Good Nighter.
ciao Simona, ci racconti un po’ di te e di com’è nata l’idea di aprire un blog, e
successivamente il tuo profilo instagram, dedicato al mondo del sonno?
L’idea di aprire un blog dedicato al mondo del sonno è nata in concomitanza
dello scoppio della pandemia: a marzo 2020 per la prima volta mi sono ritrovata a non
riposare bene sia per le preoccupazioni del momento sia per lo sconvolgimento della
quotidianità. Non muovendomi più da casa, non mi stancavo e la sera non riuscivo ad
addormentarmi facilmente. Mi sono accorta di quanto fosse una condizione invalidante che si ripercuoteva sulla produttività lavorativa, sulla memoria e anche sull’umore.
Scrivendo di salute ho ricevuto moltissimi comunicati stampa sulla situazione mondiale. Quello che ho scoperto? I disturbi del sonno sono aumentati in maniera esponenziale durante il lockdown e oggi in Italia sono ben 12 milioni le persone che soffrono di insonnia, tra difficoltà di addormentamento, frequenti risvegli durante la notte, risvegli precoci la mattina, per non parlare poi di apnee, russamento e incubi.
Da lì ho iniziato a informarmi, intervistare medici del sonno, leggere libri e seguire
corsi di esperti del sonno in modo da specializzarmi sul tema per trovare delle soluzioni. E così è nato prima il blog The Good Nighter, poi le pagine social su Facebook, Instagram e TikTok.
Come ti rapporti con la tua community? Quali sono i contenuti che più funzionano e quali
sono i principali bisogni che ricercano nel tuo profilo?
Visto che passiamo un terzo della nostra vita a letto dobbiamo puntare alla massima
qualità del nostro riposo: per farlo dobbiamo smetterla di pensare che il sonno sia
un’attività passiva perché molto si può fare dal punto di vista degli stili di vita per dormire bene.
Per questo motivo sui miei canali si possono trovare tantissimi consigli di
alimentazione, attività fisica, esercizi di respirazione e meditazione, senza dimenticare la musica, i libri e l’arredamento perfetto per la camera da letto. Molto apprezzate dalla community sono le guide per scegliere il cuscino o il materasso, ma anche sulla biancheria da letto adatta alla stagione o ancora i consigli per smettere di russare e fare incubi.
Le persone mi scrivono in privato il loro problema o ciò che sognano e io cerco di fare post il più possibile specifici.
Si parla ancora poco del mondo del sonno. Quali pensi siano le opportunità di crescita del tuo profilo? In che modo inseriresti le collaborazioni e quali realtà vedresti più attinenti ai tuoi valori per poterci collaborare?
In Italia si inizia a capire solo adesso l’importanza del sonno, mentre in altri Paesi la figura dello sleep coach, quindi dell’allenatore del sonno, e dello sleep influencer sono già una realtà affermata.
Dormire è un’attività vitale al pari dell’alimentazione e del respiro, alla
base del nostro benessere e della nostra salute. Cerco di darne consapevolezza anche tramite collaborazioni che spaziano dagli integratori ai migliori supporti per dormire (materassi, cuscini, topper) ma anche dalle bevande rilassanti (tisane, camomille, infusi) agli smartwatch per controllare il sonno. Inoltre mi piace anche dedicarmi allo sleepwear e al turismo del benessere, consigliando i migliori hotel dove dormire.
Lo scorso anno ho collaborato anche con alcune aziende che cercavano dei corsi per migliorare il sonno e, di conseguenza, la produttività dei lavoratori.
Sono soddisfatta perché vedo grande riscontro tra la community ma anche con le aziende che sono sempre più attente al mondo del sonno. In America sono già nati degli alimenti per dormire bene (dei gelati particolari) e sono sicura che presto arriveranno anche qui!
Non solo blog e instagram, ma anche un podcast!
Che rilevanza ha il podcast “Chiacchere
dal Cuscino by The Good Nighter” sul tuo business? Quali sono i temi principalmente
trattati e quelli che riscuotono più successo? Come pensi evolverà la tua comunicazione
sui diversi canali?
Grazie al podcast “Chiacchiere Dal Cuscino” riesco a dare contenuti più attuali: parlo sempre di sonno ma racconto molte storie e curiosità legate a quello che accade ogni giorno.
Mi piace molto come strumento e vedo che il pubblico lo apprezza sempre di più. Ma il sonno è soprattutto un’esperienza personale che ognuno vive in maniera diversa, così come anche l’insonnia. Per questo motivo a breve darò il via anche a un servizio di consulenze con cui avvicinarmi ancora di più alla community.
Cercando di farla dormire bene e vivere meglio!
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